Tema del mese: SALUTE MENTALE

Per questo mese abbiamo deciso di parlarvi di un tema che ci avete consigliato sui nostri canali social

Lunedì 1 febbraio
Tema: salute mentale
Argomento molto delicato e che spesso non viene sufficientemente considerato in tutte le sue sfaccettature. Speriamo quindi, in questo mese, di farvi avvicinare al tema senza la pretesa di essere esaustivi ma con l’intento di far riflettere.
Perciò partiamo subito con i nostri consigli per la categoria libri.

“Prozac Nation” – Elizabeth Wurtzel
A parte il divorzio dei genitori, nulla nell’ambiente in cui Elizabeth cresce potrebbe far presagire i lunghi anni tormentati e dolorosi che avrebbe affrontato: lei stessa è una ragazza particolarmente dotata, intelligente e carina, eppure la sua vita è un inferno.

Perché? Elizabeth non cerca di dare risposte, vuole solo far sapere alle migliaia e migliaia di adolescenti che soffrono di depressione che non sono soli e che oggi, soprattutto, ci si può e ci si deve far aiutare e curare.

Tratto dall’omonimo romanzo trovate anche il film.

“Parla, mia paura” – Simona Vinci
Simona Vinci si immerge nella propria paura e cerca un linguaggio per confessarla.

L’ansia, il panico, la depressione spesso restano muti: chi li vive si sente separato dagli altri e incapace di chiedere aiuto. Ma è solo accettando di «rifugiarsi nel mondo» e di condividere la propria esperienza che si sopravvive.

La stanza protetta dell’analista e quella del chirurgo estetico, che restituisce dignità a un corpo di cui si ha vergogna, l’inquietudine della maternità, la rabbia della giovinezza, fino allo strappo iniziale da cui forse tutto ha avuto origine.

Scavando dentro sé stessa, Simona Vinci ci dona uno specchio in cui rifletterci.

“Fame. Storia del mio corpo” – Roxane Gay
In principio è il candore dei dodici anni. Quando pensi che nessuno a cui vuoi bene possa farti del male. Poi succede l’impensabile. Un atto di violenza feroce. E Roxane, annientata dalla vergogna, incapace di parlare o chiedere aiuto, comincia a mangiare, mangiare, mangiare.

Quella di Roxane Gay è la storia di un desiderio insaziabile, di battaglie sempre perse contro un corpo ammutinato, di una lotta contro una cultura che spinge le donne a odiarsi se non corrispondono alle aspettative. Ma la fame di Roxane Gay è anche il motore della sua fenomenale spinta creativa e della sua sulfurea personalità.

Oggi è un’intellettuale, attivista e scrittrice, una delle voci più rispettate della sua generazione. Soprattutto una donna che ha trovato le parole per raccontare la propria storia.

“Marbles” – Ellen Forney
Marbles è un memoir sul disturbo bipolare.

Per l’autrice la diagnosi è arrivata poco prima dei trent’anni, in un momento in cui si sentiva brillantissima e ipercreativa…e totalmente schizzata, d’accordo. Ma non lo siamo tutti? E poi in fondo anche Michelangelo era bipolare. E Jeff Buckley, Van Gogh, Sylvia Plath… il meglio del meglio, insomma. Certo, constatare che sono quasi tutti morti suicidi probabilmente non è il massimo della vita, ma, ehi, si può sempre far finta di nulla.

E se poi gli psicofarmaci ti rendono come tutti gli altri? Cosa scegli, l’arte a tutti i costi o salvare la pelle?

“La ragazza interrotta” (Girl, Interrupted) – Susanna Kaysen
A diciotto anni Susanna Kaysen, dopo una sommaria visita di un medico che non aveva mai visto prima, viene spedita in una clinica psichiatrica, nota per i suoi pazienti famosi (Sylvia Plath, James Taylor e Ray Charles, tra gli altri) e per i metodi all’avanguardia. Vi passerà i due anni successivi e la sua storia, raccontata con tono distaccato, a volte comicamente beffardo e sempre autoironico, riesce nell’impresa di trasmetterci il senso di un’esperienza che in genere può essere compresa soltanto da chi l’ha vissuta.

Anche da questo romanzo è stato prodotto un film che ha riscosso molto successo.

“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” – Oliver Sacks
Questo libro si presenta come una serie di casi clinici che, per la maggior parte, fanno parte dell’esperienza dell’autore.

Un giorno, Sacks si è trovato dinanzi «l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello» e «il marinaio perduto». Si presentavano come persone normali: l’uno illustre insegnante di musica, l’altro vigoroso uomo di mare.

Ma in questi esseri si apriva una voragine invisibile: avevano perduto un pezzo della vita, qualcosa di sé. Il musicista carezza distrattamente i parchimetri credendo che siano teste di bambini. Il marinaio non può essere ipnotizzato perché non ricorda le parole dette dall’ipnotizzatore un attimo prima. Che cosa vive, se non sa nulla di ciò che ha appena vissuto?

Ma queste storie terribili e appassionanti tendono a rimanere imprigionate nei manuali. Sacks è il mago che le riscatta e che riesce a ristabilire un contatto, spesso delicatissimo con mondi remoti altrimenti muti.

Eccoci arrivati alla fine dei nostri consigli. Grazie mille a chi ci ha aiutato con i suggerimenti per il tema del mese: il vostro contributo è fondamentale per noi! Avete qualche altro libro da consigliarci sul tema?

Tema del mese: SALUTE MENTALE

Per questo mese abbiamo deciso di parlarvi di un tema che ci avete consigliato sui nostri canali social

Lunedì 1 febbraio
Tema: salute mentale
Argomento molto delicato e che spesso non viene sufficientemente considerato in tutte le sue sfaccettature. Speriamo quindi, in questo mese, di farvi avvicinare al tema senza la pretesa di essere esaustivi ma con l’intento di far riflettere.
Perciò partiamo subito con i nostri consigli per la categoria libri.

“Prozac Nation” – Elizabeth Wurtzel
A parte il divorzio dei genitori, nulla nell’ambiente in cui Elizabeth cresce potrebbe far presagire i lunghi anni tormentati e dolorosi che avrebbe affrontato: lei stessa è una ragazza particolarmente dotata, intelligente e carina, eppure la sua vita è un inferno.

Perché? Elizabeth non cerca di dare risposte, vuole solo far sapere alle migliaia e migliaia di adolescenti che soffrono di depressione che non sono soli e che oggi, soprattutto, ci si può e ci si deve far aiutare e curare.

Tratto dall’omonimo romanzo trovate anche il film.

“Parla, mia paura” – Simona Vinci
Simona Vinci si immerge nella propria paura e cerca un linguaggio per confessarla.

L’ansia, il panico, la depressione spesso restano muti: chi li vive si sente separato dagli altri e incapace di chiedere aiuto. Ma è solo accettando di «rifugiarsi nel mondo» e di condividere la propria esperienza che si sopravvive.

La stanza protetta dell’analista e quella del chirurgo estetico, che restituisce dignità a un corpo di cui si ha vergogna, l’inquietudine della maternità, la rabbia della giovinezza, fino allo strappo iniziale da cui forse tutto ha avuto origine.

Scavando dentro sé stessa, Simona Vinci ci dona uno specchio in cui rifletterci.

“Fame. Storia del mio corpo” – Roxane Gay
In principio è il candore dei dodici anni. Quando pensi che nessuno a cui vuoi bene possa farti del male. Poi succede l’impensabile. Un atto di violenza feroce. E Roxane, annientata dalla vergogna, incapace di parlare o chiedere aiuto, comincia a mangiare, mangiare, mangiare.

Quella di Roxane Gay è la storia di un desiderio insaziabile, di battaglie sempre perse contro un corpo ammutinato, di una lotta contro una cultura che spinge le donne a odiarsi se non corrispondono alle aspettative. Ma la fame di Roxane Gay è anche il motore della sua fenomenale spinta creativa e della sua sulfurea personalità.

Oggi è un’intellettuale, attivista e scrittrice, una delle voci più rispettate della sua generazione. Soprattutto una donna che ha trovato le parole per raccontare la propria storia.

“Marbles” – Ellen Forney
Marbles è un memoir sul disturbo bipolare.

Per l’autrice la diagnosi è arrivata poco prima dei trent’anni, in un momento in cui si sentiva brillantissima e ipercreativa…e totalmente schizzata, d’accordo. Ma non lo siamo tutti? E poi in fondo anche Michelangelo era bipolare. E Jeff Buckley, Van Gogh, Sylvia Plath… il meglio del meglio, insomma. Certo, constatare che sono quasi tutti morti suicidi probabilmente non è il massimo della vita, ma, ehi, si può sempre far finta di nulla.

E se poi gli psicofarmaci ti rendono come tutti gli altri? Cosa scegli, l’arte a tutti i costi o salvare la pelle?

“La ragazza interrotta” (Girl, Interrupted) – Susanna Kaysen
A diciotto anni Susanna Kaysen, dopo una sommaria visita di un medico che non aveva mai visto prima, viene spedita in una clinica psichiatrica, nota per i suoi pazienti famosi (Sylvia Plath, James Taylor e Ray Charles, tra gli altri) e per i metodi all’avanguardia. Vi passerà i due anni successivi e la sua storia, raccontata con tono distaccato, a volte comicamente beffardo e sempre autoironico, riesce nell’impresa di trasmetterci il senso di un’esperienza che in genere può essere compresa soltanto da chi l’ha vissuta.

Anche da questo romanzo è stato prodotto un film che ha riscosso molto successo.

“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” – Oliver Sacks
Questo libro si presenta come una serie di casi clinici che, per la maggior parte, fanno parte dell’esperienza dell’autore.

Un giorno, Sacks si è trovato dinanzi «l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello» e «il marinaio perduto». Si presentavano come persone normali: l’uno illustre insegnante di musica, l’altro vigoroso uomo di mare.

Ma in questi esseri si apriva una voragine invisibile: avevano perduto un pezzo della vita, qualcosa di sé. Il musicista carezza distrattamente i parchimetri credendo che siano teste di bambini. Il marinaio non può essere ipnotizzato perché non ricorda le parole dette dall’ipnotizzatore un attimo prima. Che cosa vive, se non sa nulla di ciò che ha appena vissuto?

Ma queste storie terribili e appassionanti tendono a rimanere imprigionate nei manuali. Sacks è il mago che le riscatta e che riesce a ristabilire un contatto, spesso delicatissimo con mondi remoti altrimenti muti.

Eccoci arrivati alla fine dei nostri consigli. Grazie mille a chi ci ha aiutato con i suggerimenti per il tema del mese: il vostro contributo è fondamentale per noi! Avete qualche altro libro da consigliarci sul tema?