Tema del mese: TRA I BANCHI DI SCUOLA

Per questo mese, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione che si terrà il 24 gennaio, abbiamo deciso di parlarvi del mondo della scuola, del rapporto tra professori e alunni, e di come la scuola a volte è più di un insieme di quattro mura e vecchi libri da imparare a memoria.

Lunedì 4 gennaio
Tema: tra i banchi di scuola
Per questo mese, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione che si terrà il 24 gennaio, abbiamo deciso di parlarvi del mondo della scuola, del rapporto tra professori e alunni, e di come la scuola a volte è più di un insieme di quattro mura e vecchi libri da imparare a memoria.

“La gallina volante” – Paola Mastrocola

Iniziamo proponendovi questo libro, che abbiamo consigliato anche durante uno degli incontri del nostro Circolo dei Lettori Anonimi.

Carla, insegnante di lettere in un liceo di Torino, è la voce narrante di questo romanzo.
Al centro della vicenda ci sono i problemi quotidiani con cui la protagonista deve confrontarsi, ma soprattutto il rapporto intenso e profondo che instaura con una sua allieva particolarmente sensibile e intelligente, Tanni. Tra loro nasce una complicità che porterà la ragazzina a confessare una difficile situazione.

Ed è solo con lei che Carla condividerà un progetto apparentemente folle, cui ha dedicato tempo e passione: quello di far volare le galline che alleva nel giardino di casa.

“Tranquillo prof, la richiamo io” – Christian Raimo

Le interrogazioni, i compiti, il tempo che non passa mai, sono gli incubi di qualunque studente. Tranne che in questo libro, dove è il professore a non essere preparato.

Un docente non autorevole, spaventato, in cerca di riconoscimento, alle prese con degli studenti straordinariamente precisi, attenti, consapevoli del proprio ruolo. Attraverso telefonate, mail, sms, appuntamenti in chat, si srotola una divertentissima quanto atipica e struggente storia d’amore: con tanto di innamorato respinto (il prof), amata sfuggente (la classe), attacchi di gelosia (per la supplente) e paura dell’abbandono (ogni volta che una vacanza si avvicina)…

Sembra il mondo alla rovescia, invece è la rappresentazione clinica della crisi dei presunti adulti, personaggi fragili e alla deriva. Una tragicommedia surreale.

“La classe” – Christina Dalcher

Immagina una scuola in cui non c’è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l’istituto da frequentare.

Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, è tormentata dai dubbi: non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle (quelle riservate alle “mele marce”). Sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso nel test e le verrà presto portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia.

E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c’è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla…

“Diario di scuola” – Daniel Pennac

Diario di scuola affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli “sfaticati”, di quelli che vanno male a scuola.

Pennac, ex somaro lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa, restituendogli anche il peso d’angoscia e di dolore che gli appartiene.

Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei.

“L’appello” – Alessandro D’Avenia

E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita.

Questa è la scuola che Omero Romeo sogna. Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere.

Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.

Eccoci arrivati alla fine dei nostri consigli. Voi che rapporto avete con la scuola, soprattutto in questo periodo particolare? Avete qualche ricordo che portate con voi anche dopo molti anni? Ditecelo nei commenti!

Tema del mese: TRA I BANCHI DI SCUOLA

Per questo mese, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione che si terrà il 24 gennaio, abbiamo deciso di parlarvi del mondo della scuola, del rapporto tra professori e alunni, e di come la scuola a volte è più di un insieme di quattro mura e vecchi libri da imparare a memoria.

Lunedì 4 gennaio
Tema: tra i banchi di scuola
Per questo mese, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione che si terrà il 24 gennaio, abbiamo deciso di parlarvi del mondo della scuola, del rapporto tra professori e alunni, e di come la scuola a volte è più di un insieme di quattro mura e vecchi libri da imparare a memoria.

“La gallina volante” – Paola Mastrocola

Iniziamo proponendovi questo libro, che abbiamo consigliato anche durante uno degli incontri del nostro Circolo dei Lettori Anonimi.

Carla, insegnante di lettere in un liceo di Torino, è la voce narrante di questo romanzo.
Al centro della vicenda ci sono i problemi quotidiani con cui la protagonista deve confrontarsi, ma soprattutto il rapporto intenso e profondo che instaura con una sua allieva particolarmente sensibile e intelligente, Tanni. Tra loro nasce una complicità che porterà la ragazzina a confessare una difficile situazione.

Ed è solo con lei che Carla condividerà un progetto apparentemente folle, cui ha dedicato tempo e passione: quello di far volare le galline che alleva nel giardino di casa.

“Tranquillo prof, la richiamo io” – Christian Raimo

Le interrogazioni, i compiti, il tempo che non passa mai, sono gli incubi di qualunque studente. Tranne che in questo libro, dove è il professore a non essere preparato.

Un docente non autorevole, spaventato, in cerca di riconoscimento, alle prese con degli studenti straordinariamente precisi, attenti, consapevoli del proprio ruolo. Attraverso telefonate, mail, sms, appuntamenti in chat, si srotola una divertentissima quanto atipica e struggente storia d’amore: con tanto di innamorato respinto (il prof), amata sfuggente (la classe), attacchi di gelosia (per la supplente) e paura dell’abbandono (ogni volta che una vacanza si avvicina)…

Sembra il mondo alla rovescia, invece è la rappresentazione clinica della crisi dei presunti adulti, personaggi fragili e alla deriva. Una tragicommedia surreale.

“La classe” – Christina Dalcher

Immagina una scuola in cui non c’è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l’istituto da frequentare.

Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, è tormentata dai dubbi: non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle (quelle riservate alle “mele marce”). Sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso nel test e le verrà presto portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia.

E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c’è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla…

“Diario di scuola” – Daniel Pennac

Diario di scuola affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli “sfaticati”, di quelli che vanno male a scuola.

Pennac, ex somaro lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa, restituendogli anche il peso d’angoscia e di dolore che gli appartiene.

Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei.

“L’appello” – Alessandro D’Avenia

E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita.

Questa è la scuola che Omero Romeo sogna. Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere.

Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.

Eccoci arrivati alla fine dei nostri consigli. 

Voi che rapporto avete con la scuola, soprattutto in questo periodo particolare?
Avete qualche ricordo che portate con voi anche dopo molti anni? 

Ditecelo nei commenti!