“Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta corta d’una spanna?”

Paradiso, XIX, 79-81

Nel Canto XIX del Paradiso Dante ci porta a riflettere sull’imposssibilità dell’uomo a comprendere la giustizia divina.

Dante si ritrova davanti a un’Aquila che è formata dagli spiriti delle anime dei giusti, dei beati; uomini che in terra hanno saputo ben governare e amministrare con giustizia. È a loro che Dante chiede la spiegazione di un dubbio che lo tormenta riguardo al mistero della predestinazione e dell’imperscrutabilità della giustizia divina.

L’Aquila spiega che l’uomo non può ergersi a giudice nè pretendere di vedere con la sua vista limitata una verità che è molto lontana e ricorda a Dante il limite della ragione umana rispetto a quella divina.
L’uomo non può permettersi di giudicare, il giudizio spetta solo a Dio che tutto vede e tutto conosce.

Una scoperta dantesca a Como
Intervista a Mario Marinoni

Mario Marinoni, cittadino appianese, grande appassionato di storia locale e fotografia, ha fatto un’insolita scoperta che è attualmente allo studio di massimi esperti.
Mario ha fotografato una statua presente sulla cupola settentrionale del duomo di Como (posta a notevole altezza) e da alcuni particolari è emerso che potrebbe rappresentare il sommo poeta Dante.
Ma per saperne di più leggete l’intervista qui sotto riportata.

Come è nato il desiderio di andare a caccia di Dante sul nostro territorio?

Da molto tempo fotografo particolari strani e non solo sul nostro territorio, quindi anche ad Appiano ho trovato particolari perlomeno curiosi.
Poi, spesso, faccio ricerche storiche per approfondire le mie scoperte, specificamente in tre città: Appiano Gentile, Como e Milano.

La scoperta della statua è stata casuale o a seguito di precedenti ricerche?

Con alcune delle mie foto realizzo delle schede, dove annoto gli appunti delle mie ricerche. Ed è proprio da una di queste schede che è emersa la scoperta della statua di Dante, o meglio, si è scoperto che a Como non sapevano della sua esistenza.

Cosa le ha fatto pensare che quella statua rappresenti il Sommo Poeta?

Sicuramente la presenza dell’aquila mi ha immediatamente fatto pensare a Dante, in quanto molto simile alla statua di Firenze realizzata da Enrico Pazzi nel 1865. Inoltre il volume che ha in mano riconduce alla Divina Commedia.

A che punto sono gli studi dei ricercatori che dovrebbero avvalorare la sua ipotesi?

La statua non era stata associata a Dante perché mancante degli attributi classici che sono la corona d’alloro e il naso aquilino; inoltre risultava un po’ strana la presenza di personaggi pagani su una struttura religiosa. L’alternativa quindi era che si trattasse di San Giovanni evangelista.

Siamo però certi della presenza di altre tre figure pagane: Plinio il Vecchio, Plinio il Giovane e il poeta Cecilio. Quindi ci può stare che la statua in questione sia quella di Dante.

Ha nel cassetto altri progetti che riguardano il nostro territorio?

Personalmente sto collaborando con l’associazione “Sentiero dei sogni” di Como per la realizzazione di percorsi culturali con la “Lake Como Poetry Way” e altre iniziative culturali. Per Appiano ho vari appunti storici per la realizzazione della Storia di Appiano a fumetti ed altro.

 

 

“Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta corta d’una spanna?”

Paradiso, XIX, 79-81

Nel Canto XIX del Paradiso Dante ci porta a riflettere sull’imposssibilità dell’uomo a comprendere la giustizia divina.

Dante si ritrova davanti a un’Aquila che è formata dagli spiriti delle anime dei giusti, dei beati; uomini che in terra hanno saputo ben governare e amministrare con giustizia. È a loro che Dante chiede la spiegazione di un dubbio che lo tormenta riguardo al mistero della predestinazione e dell’imperscrutabilità della giustizia divina.

L’Aquila spiega che l’uomo non può ergersi a giudice nè pretendere di vedere con la sua vista limitata una verità che è molto lontana e ricorda a Dante il limite della ragione umana rispetto a quella divina.
L’uomo non può permettersi di giudicare, il giudizio spetta solo a Dio che tutto vede e tutto conosce.

Una scoperta dantesca a Como
Intervista a Mario Marinoni

Mario Marinoni, cittadino appianese, grande appassionato di storia locale e fotografia, ha fatto un’insolita scoperta che è attualmente allo studio di massimi esperti.
Mario ha fotografato una statua presente sulla cupola settentrionale del duomo di Como (posta a notevole altezza) e da alcuni particolari è emerso che potrebbe rappresentare il sommo poeta Dante.
Ma per saperne di più leggete l’intervista qui sotto riportata.

Come è nato il desiderio di andare a caccia di Dante sul nostro territorio?

Da molto tempo fotografo particolari strani e non solo sul nostro territorio, quindi anche ad Appiano ho trovato particolari perlomeno curiosi.
Poi, spesso, faccio ricerche storiche per approfondire le mie scoperte, specificamente in tre città: Appiano Gentile, Como e Milano.

La scoperta della statua è stata casuale o a seguito di precedenti ricerche?

Con alcune delle mie foto realizzo delle schede, dove annoto gli appunti delle mie ricerche. Ed è proprio da una di queste schede che è emersa la scoperta della statua di Dante, o meglio, si è scoperto che a Como non sapevano della sua esistenza.

Cosa le ha fatto pensare che quella statua rappresenti il Sommo Poeta?

Sicuramente la presenza dell’aquila mi ha immediatamente fatto pensare a Dante, in quanto molto simile alla statua di Firenze realizzata da Enrico Pazzi nel 1865. Inoltre il volume che ha in mano riconduce alla Divina Commedia.

A che punto sono gli studi dei ricercatori che dovrebbero avvalorare la sua ipotesi?

La statua non era stata associata a Dante perché mancante degli attributi classici che sono la corona d’alloro e il naso aquilino; inoltre risultava un po’ strana la presenza di personaggi pagani su una struttura religiosa. L’alternativa quindi era che si trattasse di San Giovanni evangelista.

Siamo però certi della presenza di altre tre figure pagane: Plinio il Vecchio, Plinio il Giovane e il poeta Cecilio. Quindi ci può stare che la statua in questione sia quella di Dante.

Ha nel cassetto altri progetti che riguardano il nostro territorio?

Personalmente sto collaborando con l’associazione “Sentiero dei sogni” di Como per la realizzazione di percorsi culturali con la “Lake Como Poetry Way” e altre iniziative culturali. Per Appiano ho vari appunti storici per la realizzazione della Storia di Appiano a fumetti ed altro.