“Da l’erba e da li fiori, dentr’ a quel seno posti, ciascun saria di colori vinto, come dal suo maggiore è vinto il meno.
Non avea pur natura ivi dipinto, ma di soavità di mille odori vi facea uno incognito e indistinto”

Purgatorio VII, 76-81

Parafrasi

“Ciascuno, se fosse messo in quell’avvallamento, sarebbe vinto per luminosità di colore dall’erba e dai fiori come il minore è superato dal maggiore. Là la natura non aveva solamente dato i colori, ma dalla fragranza di moltissimi profumi creava un unico profumo non riconoscibile e composito.”

Commento

Dante e Virgilio si trovano nella quarta schiera dell’Antipurgatorio, quella dei principi negligenti a pentirsi. Con loro c’è Sordello da Goito, poeta provenzale e uomo di corte, che li guida alla ricerca di un posto in cui dormire. I tre arrivano a una valletta scavata nel monte, che il poeta descrive nei termini del tradizionale locus amoenus: c’è un prato di fiori dai colori splendenti, che emana un profumo soave.

Il nostro bosco ha tutto il sapore dei loci amoeni danteschi. Molti di noi vi trovano ristoro come a immergersi in uno spazio per lasciarsi incantare da tutto ciò che offre.

 

 

“Da l’erba e da li fiori, dentr’ a quel seno posti, ciascun saria di colori vinto, come dal suo maggiore è vinto il meno.
Non avea pur natura ivi dipinto, ma di soavità di mille odori vi facea uno incognito e indistinto”

Purgatorio VII, 76-81

Parafrasi

“Ciascuno, se fosse messo in quell’avvallamento, sarebbe vinto per luminosità di colore dall’erba e dai fiori come il minore è superato dal maggiore. Là la natura non aveva solamente dato i colori, ma dalla fragranza di moltissimi profumi creava un unico profumo non riconoscibile e composito.”

Commento

Dante e Virgilio si trovano nella quarta schiera dell’Antipurgatorio, quella dei principi negligenti a pentirsi. Con loro c’è Sordello da Goito, poeta provenzale e uomo di corte, che li guida alla ricerca di un posto in cui dormire. I tre arrivano a una valletta scavata nel monte, che il poeta descrive nei termini del tradizionale locus amoenus: c’è un prato di fiori dai colori splendenti, che emana un profumo soave.

Il nostro bosco ha tutto il sapore dei loci amoeni danteschi. Molti di noi vi trovano ristoro come a immergersi in uno spazio per lasciarsi incantare da tutto ciò che offre.